


ESCURSIONI
Si raccomanda di intraprendere le escursioni consultando sempre le previsioni meteo, muniti di cartina Tabacco e con le attrezzature adeguate informandosi sulle tempistiche e le difficoltà del caso.
Croda Bianca 2841 m s l
Dietro al rifugio spicca come la seconda cima più alta, dopo il Cimon Del Froppa .
Col Negro
Senza dubbio l'escursione più semplice da intraprendere direttamente dal Rifugio.
Richiede infatti circa 15 minuti ed è assolutamente consigliata per il vasto panorama che offre sulla vicina ed incombente catena delle Marmarole, chiusa verso ovest da Cima Scotter, separata dal possente Antelao dalla forcella Piccola.
Giro Delle Forcelle
Forcella Sacù, Jau De La Tana, Forcella Froppa, Forcella Marmarole
Marmarole Runde
Escursione ad anello attorno al gruppo delle Marmarole. Un trekking dai panorami superlativi immersi nelle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Da Rifugio a Rifugio, 4/6 giorni di natura, divertimento, gusto, tradizione e relax.
Cresta D'Aieron
Dal Rifugio raggiungiamo la Forcella Sacu e da qui, per traccia, la Cresta d’Aieron.
Dislivello 450 m circa
Variante Alta Via n°5
L'Alta Via delle Dolomiti n°5 si snoda lungo un percorso di circa 90 Km, costituito da 7 tappe, che collega Sesto (BZ) a Pieve di Cadore (BL).
Il percorso di questa Alta Via è dedicato al famosissimo pittore Tiziano Vecellio che a questa zona si ispirò per gli sfondi di alcuni suoi dipinti.

PRIMA TAPPA : 1,30/2,15 h , 700m dislivello Auronzo di Cadore è il punto di partenza del nostro itinerario. Si può raggiungere la località in auto, trovando in loco un ampio posteggio, oppure decidere di arrivarci comodamente in autobus, utilizzando i servizi di Dolomitibus. Fissiamo la partenza al "Ribotta Art Bar", alla base degli impianti di risalita. I più allenati lo raggiungeranno a piedi, seguendo il sentiero 271, chi vorrà risparmiarsi un po' di dislivello può invece scegliere di salire in seggiovia. Si raggiungerà dunque il primo Rifugio che incontreremo nel percorso, con vista spettacolare sul paese e sulle Tre Cime di Lavaredo. RIFUGIO MONTE AGUDO SECONDA TAPPA : 3 h , 280m dislivello + , 150 dislivello - Si prosegue per il sentiero 271, per poi imboccare il sentiero 1262 e terminare l'ultimissimo tratto sul sentiero n28. Camminando nel bel mezzo di bellissimi boschi, creste, vallate e brevi tratti di strade cementate, si raggiunge così dapprima il bellissimo Altopiano di Pian dei Buoi, per poi concludere la seconda tappa del giro, in un rifugio nato come struttura militare, con una vista a 360 gradi. RIFUGIO CIAREIDO TERZA TAPPA : 0,50 minuti Imbocchiamo il sentiero 272 che ci regala, senza affaticarci troppo dato il poco dislivello, un vista ravvicinata su alcune cimette delle Marmarole, come ad esempio il "Pupo" , inalando l'odore balsamico del Pino Mugo per tutto il percorso. In pochissimo tempo si raggiunge la terza tappa, nel bel mezzo di fiabeschi verdi pascoli, erge una ex malga, oggi bellissimo ed accogliente rifugio. RIFUGIO BAION QUARTA TAPPA : 2h ,150m dislivello +, 70m dislivello - Per trovare il prossimo tratto, ci lasciamo il rifugio alle spalle e si prosegue per il sentiero 262 , il quale ha due varianti : proseguendo sempre dritti infatti, affronteremo dei piccoli tratti attrezzati, facili ma non adatti a chi soffre di vertigini o non ha molta esperienza in montagna; se si vuole invece fare il sentiero facile, tenete gli occhi aperti una volta entrati nel bosco, un cartello vi indicherà la strada per il "sentiero piacevole" (risalendo poi l'ultimissimo tratto per il sentiero 261). Si chiude la quarta tappa dopo circa due ore di cammino, ritrovandosi sul Col Negro , dove la vista sulle Dolomiti lascia senza parole. RIFUGIO CHIGGIATO QUINTA TAPPA : 2,30 h , 260 m dislivello + , 776 dislivello - Anche questa volta, per trovare il sentiero da intraprendere per continuare il vostro giro, dovrete lasciarvi il Rifugio alle spalle. Si scende! Sentiero 260, direzione Calalzo. Una volta terminato il bosco ed arrivati sul ghiaione che circonda il fiume Diassa, (scendendo di quasi 800m) noterete alcuni cartelli : si attraversa la briglia e si segue il sentiero 255 che attraverso il ghiaione della Val d'Oten, porta alla a quinta tappa; bellissimi prati verdi, pareti rocciose e la Cascata delle Pile vi attendono. RIFUGIO CAPANNA DEGLI ALPINI SESTA TAPPA : 1,3 h, 665m dislivello + Continuamo a seguire le indicazioni, saliamo la prima parte in buona parte in un facile boschetto per poi, una volta ritrovato il torrente, proseguire sull'ultimo tratto dove il sentiero diventa più faticoso ma si inizia ad intravedere, in cima ad una sentiero tra pini mughi, la sesta tappa. Siamo sotto alle pareti del maestoso Antelao, Re delle Dolomiti. IMPONENTE EX CASERMA , dai cui dintorni si possono ammirare i giganti delle Dolomiti : l'Antelao, il Pelmo e le Tofane infatti, fanno parte RIFUGIO GALASSI SETTIMA TAPPA : 1h ,100m dislivello + , 300m dislivello - Dal Rifugio si segue il sentiero 227 che in salita, conduce ai 2120 metri della Forcella Piccola, da cui, a sinistra, è possibile ammirare l’imponente versante nord dell’ Antelao. Oltrepassata la Forcella, il sentiero sale ancora per alcuni metri prima di iniziare a scendere attraversando il ghiaione alla base della Cima Scotter e di Cima Bel Prà. Raggiunto il bivio, si mantiene la destra sul sentiero 227 e si prosegue in traversata con leggeri sali e scendi. Al termine del traverso sul ghiaione, un breve tratto di sentiero in salita consente di raggiungere un bel bosco di larici e da lì a poco , su un bel pianoro erboso, sorge il Rifugio San Marco, con la sua splendida terrazza panoramica. RIFUGIO SAN MARCO RIENTRO : 6h , 550m di dislivello positivo - 1250 dislivello negativo Dal rifugio si sale in direzione nord-est lungo il sentiero n. 226, si raggiunge dopo 70 mt. di dislivello la sorgente d’acqua. Superati un paio di metri di banali roccette, il comodo sentiero sale a tornanti tra i baranci sul versante sinistro per poi spostarsi sulla destra e farci scollinare alla quota 2255 mt. di F.lla Grande, punto di massima elevazione del nostro tour. La discesa lungo Valle di San Vito è molto dolce e ci permette di ammirare da vicino, sulla dx l’isolata Torre dei Sabbioni e le scure pareti della Cima Belprà e del Corno del Dogee sulla sinistra il maestoso gruppo del Sorapiss. A quota 2000 mt., l’incrocio, bel segnalato dai cartelli, per i bivacchi Voltolina sulla destra e Comici sulla sinistra. Proseguiamo dritti fin sotto il Corno del Doge da cui si gode una bella panoramica sulle Tre Cime di Lavaredo. Si inizia a scendere più ripidamente verso la spettacolare cascata del Ciadin del Doge. Risalito brevemente il versante destro della Valle ci addentriamo nel bosco della Riserva Naturale Orientata di Somadida dove, un susseguirsi di stretti tornanti, ci porta al piano terminale da dove, 2 km di mulattiera sterrata, ci consentono di raggiungere la strada statale. Da qui è possibile raggiungere Auronzo utilizzando i mezzi pubblici, mediante taxi privato oppure percorrendo la ciclabile che in 2 ore consente di arrivare al parcheggio seguendo il percorso del Fiume Ansiei. POSSIBILITA' DI RIENTRO CON AUTOBUS DOLOMITIBUS ,SI CONSIGLIA DI CONSULTARE GLI ORARI ANTICIPATAMENTE.
Fotografie
Come Raggiungerci
Sentiero CAI 261
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza medio: ore 2.30/3
-Dalla Piazza di Calalzo si seguono le indicazioni per raggiungere la Chiesetta del Caravaggio dove è possibile posteggiare l'auto. Da lì, se si decide di procedere a piedi, oltrepassando il ponte si prende la strada sulla destra che sarà asfaltata per i primi 30 minuti fino a raggiungere la località "La Stua".
Si può scegliere di raggiungere tale località in auto, percorso consigliato a macchine alte essendo comunque presenti alcuni dossi.
Da qui inizia una comoda strada silvo-pastorale che dopo altri 30 minuti ci porta ai fienili di Costapiana. Si prosegue nel bosco per il sentiero segnato che troveremo alla nostra destra , dopo altri 45 minuti si raggiunge la località "La Serra" (dove è presente un capitello ed una targa che ricorda il passaggio di Giovanni Paolo II).
Successivamente il sentiero diventa una mulattiera che mantenendo una pendenza regolare in circa 45 minuti porta al Rifugio Chiggiato.
Sentiero CAI 260
Dislivello: 950 m
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza medio: ore 2.15
-Dalla piazza di Calalzo si seguono le indicazioni per La Pineta, loc. Praciadelan dove troverete un ampio parcheggio dove posteggiare l'auto.
Da qui vi troverete davanti ad un bivio dove proseguirete prendendo la strada bianca di dx.
In circa un chilometro si arriva al torrente Diassa dove, stando alla sua destra, si segue la segnaletica del sent.260-Rifugio Chiggiato. Il sentiero continuerà poi nel bosco.
Il primo tratto è aperto e si snoda tra mughi e ghiaioni; per questo motivo nelle giornate calde il sole si fa sentire.
L'insidia più grande dopo giornate piovose possono invece essere le radici ed il fondo fangoso.
Il sentiero offre un ampio panorama sulla Val d'Oten con vista sull'Antelao ed il suo ghiacciaio, su Forcella Piccola e sulle Marmarole occidentali.
Lungo questo sentiero si trova l'ultima ed unica sorgente d'acqua ritenuta potabile delle Marmarole Occidentali (a quota 1750 m ca.)
NOTA: PER CHI POSSIEDE MEZZI 4X4 E' POSSIBILE POSTEGGIARE DIRETTAMENTE L'AUTO IN LOC. LA DIASSA , DOVE E' PRESENTE UN PARCHEGGIO
Sentiero CAI 262
Dislivello: 200 m
Difficoltà: EEA- F EEA – F Sentiero attrezzato poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo unicamente per migliorare la sicurezza.
Tempo di percorrenza medio: ore 2.15
-Dal centro di Lozzo di Cadore si seguono le indicazioni per la località Pian Dei Buoi (strada asfaltata a senso unico, 5 km circa) Giunti sull'altopiano si prosegue verso il Rifugio Baion e si posteggia nei dintorni.
Alle spalle del Rifugio parte il sentiero CAI n. 262.
NOTA: NEI MESI DI LUGLIO E DI AGOSTO LA SALITA A PIAN DEI BUOI E' REGOLATA DAL SENSO UNICO ALTERNATO; SI SALE ESCLUSIVAMENTE DALLE 9 ALLE 13 ED ESCLUSIVAMENTE SI SCENDE DALLE 14 ALLE 17. DALLE 17 ALLE 9.00 SI VIAGGIA A DOPPIO SENSO.
Nel caso in cui non ve la sentiate di affrontare i passaggi ferrati del sentiero CAI n. 262 esiste la possibilità di prendere il sentiero alternativo delle casere d'Aieron. La partenza del sentiero è la stessa del 262 alle spalle del Rifugio Baion. In ca 15 minuti dopo i pascoli ed all'ingresso del bosco sulla sinistra si trova il cartello "PERCORSO PIACEVOLE". Si segue la traccia in bosco per ca 40 minuti e si giunge ai pascoli della casera d'Aieron. Si punta la fontana, si passa davanti la casera e si prende la strada larga pianeggiante che costeggia il lavatoio. Dopo ca 30 minuti si giunge al rifugio Chiggiato sovrapponendosi per l'ultimo tratto al sentiero CAI n. 261.da Sentiero CAI 262 verso Casera D'Aieron